domenica 30 gennaio 2011

STING - RAY


Ci sono cose ogni tanto che rompono gli schemi gia’ collaudati e solidi degli oggetti di uso comune riproponendoceli in forma diversa e divertente. Cose che ci faranno poi ricordare da adulti i sogni e le fantasie del bambino che eravamo.Nel 1963 qualcosa di completamente nuovo scosse il mondo un pò ingessato della bicicletta.
Come molte novità di quell’epoca nacque osservando quello che succedeva per strada.

Negli anni ‘60 negli Stati Uniti erano in produzione parecchi mezzi con una elevata possibilita’ di personalizzazione dalle Muscle Cars alle Harley Davinson , come prevedibile i ragazzini della costa ovest   trasferirono questa mania degli adulti sull’ unico mezzo che avevano a disposizione, la loro fedele bicicletta.Iniziarono a customizzarle con pezzi  che ricordavano le moto usate da Dennis Hopper in Easy Riders come il manubrio ape hanger o la sella a banana col il caratteristico sissy bar lo schienale portapacchi.
Un giovane ingegnere della Schwinn, Al Fritz prendendo spunto da questa moda propose all’ azienda un modello di bici che incoraggiasse la cutomizzazione di qualsiasi componente lasciando cosi ai giovani clienti la possibilita’ di personalizzare a loro piacimento il mezzo.
L’idea piacque e nacque cosi la Sting Ray, i primi modelli usirono nel 1963 con la sigla J-38 che dal suo primo anno ando’ a ruba vendendo tutti i modelli in produzione.




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